martedì 30 dicembre 2014

Come creare un CURRICULUM VITAE attrattivo


Su Internet puoi trovare molti consigli e suggerimenti sparsi su come preparare un buon Curriculum Vitae. In questo articolo troverarai tutte le regole fondamentali per la redazione di questo importante documento. Rendi più semplice, veloce e efficace la sua stesura.

Il recruiter dell'azienda, di media impiega dai 32 ai 45 secondi nella lettura di un singolo curriculum e passa gran parte della sua giornata a leggere i titoli e le esperienze acquisiti da altre persone. Se il tuo CV sarà poco comprensibile da leggere, poco chiaro, impaginato male e con contenuti irrilevanti, probabilmente verrà subito messo da parte per passare ad un altro. 

La ricetta per un CV unico e perfetto non esiste, bisogna personalizzarlo in relazione alle caratteristiche della posizione ambita e alla tua personalità. Gli accorgimenti comuni per un buon CV si sintetizzano nel: rendere visibili ed immediate le informazioni più rilevanti, costruire un layout visivamente e logicamente chiaro. Le informazioni principali devono saltare all'occhio dopo una prima e rapida lettura. La costruzione di frasi con verbi d'azione renderà il testo meno pesante, più coinciso ed attrattivo. 


La struttura base di un CV completo:
  1. Dati personali: nome, cognome, data di nascita, residenza e domicilio, numero telefonico, e-mail e nome utente Skype (il primo step del colloquio potrebbe avvenire in video chiamata). La foto possibilmente deve essere professionale, non scattata al mare. Attenzione per le candidature in U.K. poiché i recruiter non amano i Curricula con foto.
  2. Esperienze lavorative: definire la posizione di lavoro ricoperta (venditore, manager, assistente..), l'azienda di riferimento o il luogo di lavoro, la durata (ordinando dall'esperienza più recente alla prima). Riporta per ogni esperienza i compiti più importanti che svolgevi non menzionando le attività di routine. Scrivi anche i lavori estivi o quelli ritenuti più umili, in quanto denotano la presenza di determinati valori o skills (ad esempio il lavoro di squadra). Prova a legare a ogni esperienza una o più abilità maturate così da evidenziare i temi di maggiore preparazione (accoglienza, vendita, negoziazione..)
  3. Istruzione e formazione: riporta in ordine cronologico, sempre partendo in dal titolo conseguito più recente sino alla licenza di scuola superiore o media, quali studi hai compiuto. In questa sezione è importante includere anche corsi o certificazioni ottenute.
  4. Lingue: in questa sezione elenca il numero di lingue che parli cercando di autovalutarti obiettivamente (livello scolastico, buono, fluente, ottimo). Motiva il tuo livello di conoscenza della lingua scrivendo nel CV dove o come hai appreso la lingua (ad esempio, programma Erasmus, vacanza studio, etc.). Scrivi se e hai conseguito delle certificazioni ed in che anno (TOEFL, IELTS, Cambridge..)
  5. Competenze personali: riassumi brevemente a parole tutto quello che non hai scritto precedentemente. Evita le ripetizioni di contenuti, elencando tutto ciò che sai fare e quello che hai imparato nelle esperienze precedenti. Sottolinea il  tipo di valore aggiunto potresti dare all'azienda.
  6. Competenze informatiche: considerando che la maggior parte dei lavori ormai si svolgono con dei computer è importante evidenziare che tipo di padronanza si ha con i vari software gestionali, da ufficio o di programmazione. Scrivere queste informazioni è utile non solo per coloro che lavorano nel campo dell'informatica o della grafica.
  7. Interessi e passioni: Redigi questa sezione con un elenco puntato. Ogni corrisponde ad una parola chiave spiegata poi in breve (sportivo: pratico assiduamente l'atletica e nei mesi invernali lo sci). Non essere scontato (mi piace socializzare con le persone) e non scrivere hobby passivi o solitari che non gioverebbero al tuo fine. Concentrati sugli interessi rilevanti per la posizione di lavoro ricercata e motiva ogni affermazione che scrivi con delle esperienze che ti hanno permesso di maturare determinate skills.
  8. Progetti e pubblicazioni: elenca i progetti che hai portato avanti. Non dilungarti nella spiegazione degli stessi, perché rischia di allungare inutilmente il C. Avrai modo di esporre tutto in sede di colloquio. Stessa cosa vale per le pubblicazioni.
  9. Ricorda di chiudere il tuo CV con "Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 "Codice in materia di protezione dei dati personali". Scrivi data e firma ai CV che consegnerai a mano
Per costruire un buon Curriculum devi scriverlo in relazione alla specifica inserzione per cui ti stai candidando, evidenziando le abilità maggiori che hai da offrire e parallelamente ricercando (attraverso il sito aziendale) i valori che l'impresa ricerca nei suoi dipendenti. Devi essere coinciso ma informativo, accurato nei contenuti, nella grammatica e nell'ortografia 
In generale non deve essere più lungo di due pagine A4. Se hai maturato molte esperienze ti conveniente costruire lo scheletro del CV per aree tematiche in maniera tale da eliminare le ripetizioni (es. "10 anni nel campo della ristorazione, 5 in amministrazione"). Ricorda di motivare i periodi di inattività, se si è viaggiato un anno va detto. I periodi di inattività devono essere verificabili o giustificati da altre attività anche non lavorative, che potrebbero aver migliorato alcuni aspetti di te!  
Impaginazione e font: per riuscire a rientrare nelle due pagine puoi cambiare i margini del documento in modo tale da aumentare lo spazio libero orizzontalmente. Usa delle tabelle a colonne per impaginare moduli, risultati o competenze. Gli elenchi puntati evitano di rendere monotono per l'occhio il documento e sono facilmente leggibili.  
Cambiando il font o modificando la sua grandezza si recupera spazio. La grandezza standard è 12punti e risulta anche la dimensione più chiara, poiché 14punti sono troppi e 10 troppo pochi. I fonts utilizzabili variano in base alla loro destinazione d'uso: 
Times New Roman è il font base ma è difficoltoso da leggere sullo schermo. Cambria è stato progettato per la lettura su schermi. Verdana e Lucida Sans hanno lettere più larghe degli altri fonts quindi per motivi di spazio si potrebbe usare Arial. Calibri è ora il font standard di Word ma è scritto più piccolo e meno chiaro di Arial
I 7 motivi per cui un candidato viene automaticamente respinto:
  • ·      CV con errori grammaticali o di ortografica
  • ·      CV che copiano ampiamente le parole dell'annuncio
  • ·      CV con indirizzi e-mail inappropriati e non professionali
  • ·      CV che non includono una lista di skills
  • ·      CV che superano le due pagine
  • ·      CV con carta decorata
  • ·      CV cha hanno grossi blocchi di testo e piccoli spazi bianchi
Adesso non resta che mettersi al lavoro!




giovedì 20 novembre 2014

Self-Marketing e Strategia per la Ricerca del Lavoro

Prima di cominciare a cercare lavoro dovresti pianificare una strategia di self-marketing, per promuovere te stesso nella maniera più efficace e adatta alle tue caratteristiche. 

Dovresti cominciare a considerarti un prodotto sul mercato, il frutto degli investimenti che hai fatto in formazione. I selezionatori saranno la tua clientela. 
Ogni prodotto, anche il migliore necessita di una strategia di marketing ed in questo caso il vostro piano dovrà essere flessibile ma comunque coerente alla vostra area di competenza. Alcune domande da porvi in questa fase sono: le persone con le mie stesse qualifiche che posizioni ricoprono? Ci sono delle aziende che rispecchiano i miei valori e richiedono le mie conoscenze? 

Ricerca del posto di lavoro. 
Devi decidere che tipo di fonti userai per trovare il potenziale posto di lavoro. Ci sono diverse opinioni a riguardo, infatti alcuni credono che la ricerca su Internet sia tempo perso e che il networking sia l'unica via da seguire. Altri credono che la ricerca mirata a specifiche aziende possa dare il lavoro voluto. Credo che usare entrambi i metodi dia comunque una possibilità più ampia di trovare lavoro. 

Metodo di contatto. 
Adesso dovrai decidere come contattare le aziende. Generalmente si invia in allegato il Curriculum Vitae accompagnato da una lettera di presentazione, contenuta nel testo della mail, specialmente quando rispondi ad un annuncio. Se invece la proposta lavorativa avverrà tramite amici o altri contatti, dovrai decidere se telefonare direttamente o inviare comunque una mail. Ricorda che dovrai sempre inserire un messaggio introduttivo nella mail spiegando il motivo per cui ti candidi e in casi specifici chi ti ha segnalato la posizione. 

Organizzazione. 
Un importante aspetto riguardo la ricerca di lavoro è l'organizzazione. Perdere numeri di telefono o non ricordarsi i nomi dei selezionatori diventerebbe un grosso problema. Per evitare questi fraintendimenti consiglio di creare un file (preferibilmente excel) dove poter segnare le varie posizioni per cui ci si è candidati. Le colonne potrebbero essere: data di invio CV, azienda, indirizzo, metodo di contatto, destinatario della mail, fase della selezione, data e ora del colloquio. In questa maniera nulla andrà perso o dimenticato. 

Definisci la tua strategia di self-marketing in quattro fasi: 

• Impara a conoscere te stesso, con i tuoi pregi e soprattutto le tue aree di miglioramento 
• Impara a conoscere il mercato di riferimento, a livello di stipendi, mansioni e competenze imprescindibili 
• Definisci i tuoi obiettivi di carriera e scadenzali nel tempo 
• Promuovi te stesso e applica diverse forme di marketing 

Buona pianificazione di carriera!

giovedì 16 ottobre 2014

Come PREPARARE un colloquio di lavoro

Nella lunga corsa per essere assunti in azienda ci sono diverse fasi che completano il processo di selezione. La preparazione al colloquio è un momento importante, in quanto ne determinerà con molte probabilità l'esito. Ci sono diverse aree da studiare con cura, cercando di riuscire a capire le risposte più adatte per il manager che si ha di fronte.
  • Analizza il lavoro: attraverso la lettura approfondita della descrizione del lavoro contenuta nell'annuncio puoi capire ciò che l'azienda ricerca nel candidato. Puoi redigere una lista delle abilità, delle conoscenze e qualità personali che sono richieste, in questo modo avrai delle prime informazioni certe su cui soffermarti.
  • Trova una correlazione tra i requisiti della posizione e ciò che puoi offrire: dopo aver creato la lista dei requisiti, fai una lista delle tue risorse principali, includendo titoli di studio, certificazioni, patenti, abilità informatiche. Assicurati che tue abilità siano direttamente correlate con le skills richieste dall'azienda.
  • Studia l'azienda: è importante trovare il maggior numero di informazioni riguardanti l'azienda. Attraverso questi dati sarà più semplice preparare le risposte adatte per l'intervistatore. Il sito aziendale è lo strumento principale e attraverso le sue pagine dovrai scoprire: mission, vision, valori e cultura aziendale. Inoltre è bene prendere del tempo aggiuntivo per conoscere l'azienda grazie ai motori di ricerca, ai video su YouTube e alle notizie più recenti. Maggiori informazioni avrai a disposizione, maggiore sarà la tua conoscenza e di conseguenza la sicurezza in fase di colloquio.
  • Intervista pratica: allenati a rispondere ai quesiti più comuni che l'intervistatore potrebbe porti. Questo ti aiuterà a essere più rilassato nelle risposte e darà spunti utili per rispondere. Se le domande dell'intervistatore diventeranno incalzanti avrai tranquillità maggiore in relazione al tempo che avrai speso per esprimere a voce questi concetti. Fatti aiutare da amici e parenti e pensa a come potrebbero variare le tue risposte in situazioni differenti.
  • Linguaggio del corpo: attraverso le interviste pratiche pre-colloquio puoi concentrarti su alcuni movimenti corporei involontari che potrebbero distogliere l'attenzione dell'esaminatore. Soffermati sul movimento delle mani e la posizione delle braccia. Poni sempre attenzione quando parla l'intervistatore, incrocia il suo sguardo e cerca di apparire interessato a tutto ciò che ti viene detto. Non esagerare nell'essere troppo entusiasta e naturalmente non apparire troppo serioso e negativo. Se sarai rilassato, avere un atteggiamento educato e gentile avrà un impatto positivo sull'esaminatore. Bisogna essere concentrati su tutto ciò che accade, in modo tale da non farsi spiazzare da domande specifiche o che si discostano da ciò che ti aspettavi.


Prepara il tuo abbigliamento in tempo per il colloquio, usa abiti che trasmettano un'immagine positiva di sè stessi (senza eccessi). Per gli uomini, nella maggior parte dei casi va bene la camicia, naturalmente se il posto di lavoro è nel campo artistico o della grafica la situazione cambia. In ambienti lavorativi più formali il vestito e la cravatta sono le uniche soluzioni, per questo motivo conviene sempre informarsi prima, cercando di sapere come vanno vestiti i dipendenti di quella azienda. Scegli il tuo abbigliamento in base al settore merceologico e l'ambito in cui opera l'azienda.

Non dimenticare, inoltre, di segnare l'orario e il luogo dove si terrà il colloquio di lavoro, in modo tale da poter pianificare gli spostamenti e i mezzi di trasporto. Cerca di arrivare 5 minuti prima dell'orario di colloquio, non troppo presto e sicuramente non in ritardo. Porta con te una penna e un quaderno o agenda su cui poter prendere appunti o segnare le domande che vorrai rivolgere all'esaminatore.


E adesso buona preparazione!

venerdì 26 settembre 2014

Il ruolo del NETWORKING nella ricerca di lavoro


Quanti annunci di lavoro abbiamo visto, quante candidature abbiamo inviato, quanti requisiti minimi abbiamo rispettato, eppure il lavoro tarda ad arrivare. L'evidenza empirica ci dice che la difficoltà maggiore per un candidato è arrivare a sostenere il colloquio, infatti nella maggior parte dei casi la risposta dell'azienda è negativa, la nostra corsa al lavoro si ferma al primo step. Non basta più essere laureati, sapere due lingue straniere e avere tanta ambizione.

Per avere un curriculum che conta dovresti avere già partecipato a vari progetti all'estero (l'Erasmus lo fanno tutti) aver ottima padronanza di molti software gestionali come Office e SAP. Gli anni spesi a studiare per la laurea, master, o dottorato vengono ridotte a semplici parole scritte su un foglio di carta ben impaginato. Rimanere dietro un computer o una scrivania non basta più, è essenziale creare una rete di conoscenze che possa dare risalto alle nostre doti e supportarci nella carriera.

Bisogna scoprire il modo più efficiente per riuscire ad emergere da questo marasma di candidati super specializzati. Tornare alle origini, semplificare ciò che le tecnologie ci stanno complicando è la via più giusta per potere contare nel mondo del lavoro, non sui social network ma socializzando. Il vostro nome dovrà essere ricordato: quale modo migliore se non quello di presentarsi direttamente al superiore dell'azienda in cui vorreste lavorare?

 Le 10 regole per poter emergere:


1.  Non perdersi d'animo! Il contesto è difficilissimo, questo è certo, ma tu conosci il tuo reale valore e devi cercare di fare tutto il possibile per poter migliorare e dimostrare le tue abilità e i tuoi valori.
2.  Non avere paura di esporti: costruisci una personalità che si differenzi dalle altre, abbi un tuo giudizio personale e attraverso le tue idee cerca di trovare soluzioni ai problemi altrui. Specializzati nel campo che più ti piace senza troppe esitazione e punta a diventare il migliore della tua nicchia.
3. Prepara un buon curriculum e un discorso inziale: come essere "attraenti al primo appuntamento" è un argomento lungo e dibattuto di cui avremo modo di parlare negli articoli successivi. L'unica certezza adesso è che il CV Europass va bene  solo per i concorsi pubblici, per tutte le altre candidature potrebbe risultare deleterio. E' bene inoltre prepararsi un discorso a voce di meno di due minuti che descriva il tuo potenzale.
4.  Cura i tuoi profili digitali: LinkedIn, Monster, Indeed, InfoJobs, sono solo alcuni dei portali di ricerca attiva e passiva di lavoro. E' importante tenere sempre aggiornati i propri profili cercando di redarre ogni campo informativo in maniera omogenea tra i vari siti, compresa la foto profilo.
5.  Non esagerare con le candidature: avere tante piattaforme on-line non risolve i tuoi problemi, anzi, crea parecchia confusione. Quantità non significa qualità, in sostanza è meglio preparare le proprie candidature in maniera accurata è non adoperare la "legge dei grandi numeri". Seleziona le aziende che preferisci e isciviti alla sezione "Lavora con noi" del sito aziendale.
6.  Scendi in campo!  Questa è la regola più importante. Diventa imprenditore di te stesso e creati delle possibilità grazie alle tue capacità. Non aver paura di porre domande alle conferenze, presentarti alle persone che trovi interessanti e che hanno un alto grado nella gerarchia aziendale. Ognuno può dire la propria e nessuno ti zittirà, anche quando dirai cose inesatte.
7.  Mettiti in gioco e contatta le persone di cui hai bisogno. Invita qualcuno a prendere un caffè o per pranzo, esplora le opportunità che ti vengono esposte e rimani in contatto via mail con colleghi che potrebbero espandere la tua rete di conoscenze.
8.  Cogli le occasioni che ti si parano davanti. Non snobbare nessuna occasione, perché ogni esperienza o errore serve alla tua formazione personale e tornerà utile in futuro.
9.  Non avere aspettative, lavora con tenacia ogni giorno avendo la consapevolezza che chi semina bene, raccoglierà i suoi frutti. Usa i tempi morti per approfondire argomenti che potrebbero tornarti utili in futuro.
10. Non aspettare un'occupazione, creala! Internet e i social possono aiutarti a contattare collaboratori e imprenditori, ma non a conoscerli. Mettiti in gioco, fissa degli obiettivi e crea il percorso di carriera più giusto per te.

Conoscere e farti conoscere dalle persone creerà il tuo valore aggiunto. Se sarai riuscito a colpire la loro attenzione per la tua determinazione e voglia di affermarti, si ricorderanno di te; anche nel giorno in cui il tuo curriculum passerà davanti ai loro occhi. Una stretta di mano, un sorriso, un discorso interessante, sono elementi che rimangono nella memoria delle persone e comportano enormi vantaggi.

Se vuoi un posto di lavoro, crea i presupposti per ottenerlo!


Come creare un ELEVATOR PITCH di successo

Questo discorso è un resoconto di chi sei, cosa hai fatto in passato e come potresti aiutare l'ascoltatore. Tutto si snoda intorno a ciò che puoi dare all'interlocutore, spiegando chiaramente ed in maniera coincisa cosa puoi fornire. L'elevator pitch potrà tornare utile durante conferenze aziendali, seminari, eventi di "networking", ci sono numerose opportunità per costruire relazioni di lavoro.

Elevator pitch (o speech) in italiano significa "discorso in ascensore" e probabilmente non è un'immagine legata alla propria carriera lavorativa. Eppure un breve discorso di 90 secondi può cambiare effettivamente le sorti del proprio futuro. Il messaggio deve essere memorabile per invogliare l'interlocutore a interessarsi a te.


Naturalmente, in base a ciò che proponi (te stesso per un colloquio, un nuovo business, etc.) dovrai creare un discorso adeguato ed in linea alla situazione. Prendendo in considerazione la promozione di sè stessi per un lavoro è importante porsi alcune domande fondamentali:
  • ·      A chi mi rivolgo?
  • ·      Che valore aggiunto posso fornire?
  • ·      Perchè io e non un altro?
  • ·      Qual è l'obiettivo che mi sono prefissato?


Ci sono delle regole fondamentali per cui un "elevator pitch" focalizzato su una persona o un gruppo target di persone possa essere completo e ben esposto:

1.     Ricerca dati sull'azienda o persona di riferimento: è bene essere informati sull'interlocutore o su ciò che rappresenta. In prima battuta la ricerca può partire dal sito aziendale leggendo tutto ciò che riguarda la mission, la vision e i valori aziendali. Successivamente si può consultare il profilo LinkedIn dell'interlocutore, cercando di cogliere argomenti di interesse comune o che potrebbero attirare maggiormente la sua attenzione. Attraverso la ricerca in Google (sezione notizie) si possono filtrare le notizie più recenti riguardanti l'azienda.

2.     Preparazione del discorso
  • Iniziare il discorso con una frase ad effetto o scherzosa (nei limiti) può fare la differenza. I primi 15 secondi di discorso sono i più importanti perchè danno una prima impressione, difficilmente modificabile, all'interlocutore. Presentarsi solo con nome e cognome con molta probabilità farà dimenticare presto l'incontro. Formulare la frase correlandola ad un argomento precedentemente discusso in sede di conferenza può essere una buona idea.
  •  Le tue frasi devono essere affermative e convincenti. Devi spiegare cosa fai nello specifico (senza inutili giri di parole) e cosa ti spinge a farlo. Le persone che riescono a dimostrare forte motivazione riescono a guadagnarsi la stima dell'ascoltatore.
  •  Cerca di utilizzare situazioni concrete avvenute in passato (ad esempio, "nel 2014 ho presentato il progetto X, premiato poi nella categoria innovazione."). Afferma in maniera specifica le tue capacità, cerca di dare un impatto concreto alle tue parole.
  • Chiudi il tuo discorso con una "call action" che possa incuriosire l'ascoltatore e che gli faccia venir voglia di porti delle domande.
  • Dopo aver concluso la stesura del discorso, abbandonalo per qualche ora e quando lo riprendi semplifica il più possibile. Utilizza solo le informazioni essenziali e cura la chiarezza espositiva, l'eccesso di esse può confondere l'interlocutore.
  • Provare e riprovare: la resa del tuo discorso non dipenderà solo dalle tue parole ma soprattutto dall'entusiasmo che dimostrerai d'avere. Prima di fare una presentazione ufficiale conviene allenarsi davanti allo specchio per rendersi credibili. Se non siamo credibili per noi stessi figuriamoci per gli altri. Cerca di sorridere e mettere a suo agio l'interlocutore evitando eccessiva compiacenza o al contrario mostrando troppa freddezza e schematicità.


Quando il tuo "elevator pitch" sarà pronto e ben assimilato potrai metterti alla prova. Ricorda che questo breve discorso non deve essere un monologo. All'interno di esso ci devono essere domande generiche rivolte all'ascoltatore in modo tale da coinvolgerlo maggiormente. In base alle sue risposte si dovrà modificare il discorso prestabilito.

La prontezza di risposta è un elemento fondamentale all'interno di questa interazione, ma non si può studiare sui libri. Per maturare questa capacità serve avere esperienze dirette sul campo e compiere degli errori per imparare il modo giusto.


Ricordate che non ci può essere improvvisazione senza preparazione!