lunedì 13 novembre 2017



Con il permesso di Francesca, pubblico la mail che mi ha inviato.

"Gentile Federico, seguo la tua pagina di annunci di lavoro e trascorro il mio tempo ad inviare curriculum. Ho 25 anni, sono laureata in giurisprudenza, ho un master di 1 livello in International management, parlo inglese e spagnolo. Ma ahimè, i miei requisiti e la mia preparazione non sono sufficienti. Il più delle volte, non ricevo alcuna risposta dalle aziende a cui mando il mio curriculum, altre invece,  con gentilezza, mi dicono che per il momento quel determinato ruolo è stato ricoperto e che comunque il mio curriculum è interessante e che mi faranno sapere. Alcune aziende mi hanno proposto stage retribuiti, della durata di 6 mesi con un contributo di 500 €. mensili: sono aziende del nord ed io non ho la possibilità economica per poter vivere in una città diversa dalla mia. Ho fatto diversi colloqui di lavoro, anche per lavorare come cassiera, come cameriera , per rifare i letti in hotel. Anche in questo caso la mia candidatura non andava bene perché "con la sua preparazione e i suoi requisiti può fare sicuramente altro.” Ma altro cosa? Concorsi ad esempio. Fatto anche quello! Concorso per assistenti giudiziari per diplomati. A Roma in 22.000 abbiamo affrontato la prova preselettiva per soli 800 posti. La mia votazione non è stata sufficiente: ho sbagliato una sola risposta....”


La mail di Francesca rappresenta perfettamente la situazione di tantissimi ragazzi italiani che sono tutto tranne che bamboccioni, come li ha definiti Padoa. Ed allora, condividiamo il nostro malessere.

Ascoltando la narrazione degli altri, ma anche esaminando le storie con altri e discutendole, si attiva una riflessività formativa che aiuta a sviluppare consapevolezza e a pensare, apre la mente , amplia il campo visivo, orienta a concentrarsi sul concreto, a mettere a fuoco i dettagli, ad accorgersi di ciò che succede.
E' indispensabile raccogliere le nostre, tante, tantissime esperienze, per farci sentire. A questo scopo, metto a disposizione di quanti lo vorranno, il mio blog, già seguito da più di ottomila ragazzi: diamo voce al nostro malessere. Federico

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